WHAT ARE YOUR EXPECTATIONS?
A)TRUE, B)FALSE, C)NON-BINARY
Geppetto True
Geppetto Small Lie
Geppetto Medium Lie
Geppetto Big Lie
The project of Geppetto started as a revival of a condensed Tuscan typeface family appearing in the 1903 Tubbs Wood Type catalog. The design, probably derived from an 1859 typeface by William Hamilton Page, was used by Cosimo Lorenzo Pancini as a basic frame on which to build a variable typeface expanding the design space on a width axis.
Named after the character in Carlo Collodi’s notorious fibster Pinocchio, Geppetto is at the same time a love letter to wood type letterforms, and an exploration of the concept of "authenticity" in a typeface revival. What is kept and what is lost in the process of making wood shapes digital? Can the rich historical texture of wood type be translated in a font that is still readable, versatile and useful in the contemporary design panorama? And which of the two is a true typeface, making the other a mere ghost?
Features
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fi ffStandard Ligatures
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[(¡HO!)]Case-Sensitive Forms
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fij ttDiscretionary Ligatures
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casaStylistic Set 1
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OvoStylistic Set 2
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CQZStylistic Set 3
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OvoStylistic Set 4
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1/4 3/4Fractions
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120Slashed Zero
PINOCCHIO - CAPITOLO UNO
Come andò che Maestro Ciliegia, falegname trovò un pezzo di legno che piangeva e rideva come un bambino.
— C’era una volta.... — Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori. — No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze. Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio falegname, il quale aveva nome mastr’Antonio, se non che tutti lo chiamavano maestro Ciliegia, per via della punta del suo naso, che era sempre lustra e paonazza, come una ciliegia matura. Appena maestro Ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno, si rallegrò tutto; e dandosi una fregatina di mani per la contentezza, borbottò a mezza voce: — Questo legno è capitato a tempo; voglio servirmene per fare una gamba di tavolino. — Detto fatto, prese subito l’ascia arrotata per cominciare a levargli la scorza e a digrossarlo; ma quando fu lì per lasciare andare la prima asciata, rimase col braccio sospeso in aria, perchè sentì una vocina sottile sottile, che disse raccomandandosi: — Non mi picchiar tanto forte! — Figuratevi come rimase quel buon vecchio di maestro Ciliegia!
